Pasta con il pesto alla trapanese (pesto cull'agghia)

Migrazione, diversità culturale, integrazione. La storia del pesto alla trapanese racconta di tutto questo. Narra di un popolo orgoglioso che sa e ha saputo accogliere il "diverso" per secoli, e che è riuscito a coglierne la bellezza e la ricchezza per farle proprie, fino a divenire culturalmente straordinario.

Il pesto alla trapanese nasce nel porto di Trapani, e deve le sue origini al transito dalle navi mercantili genovesi cariche di prodotti, e dirette a oriente. Tra questi prodotti gastronomici tipici vi era l'agliata genovese, ovvero un pesto preparato con basilico, aglio e noci. I siciliani, entusiasti di questa ricetta, la presero per riadattarla, utilizzando i prodotti caratteristici dell'isola: le noci furono sostituite dalle mandorle e si aggiunse il pomodoro. Nacque così la ''pasta cull’agghia'', divenuta famosa con il nome di ''pesto alla trapanese''. 

Ingredienti:

Mandorle sgusciate

Aglio

Basilico

Pomodorini (fuori stagione pomodorini nella latta)

1 cucchiaio di pecorino siciliano

Sale

Pepe

Olio d'oliva

Spaghetti

Preparazione:

Prendete un mortaio e mettete dentro le mandorle sgusciate, l'aglio, il basilico e pestate. Aggiungete poi i pomodorini sbucciati (se utilizzate i pomodori freschi dovete prima sbollentarli in pentola per qualche minuto in modo da poter togliere la buccia), il pecorino, l'olio, il sale e il pepe. Pestate il tutto sino ad ottenere un pesto. 

Preparate gli spaghetti e conditeli. 

Buon appetito😉