Penne con zafferano, prosciutto e zucchine


Lo sapevi che..

"L’etimologia della parola Zafferano viene dall’arabo Za’feràn o “sahafaran” in persiano, passando per il latino “safranum“. La radice è il termine persiano “asfar” che significa “giallo”. Si tratta di un crocus, pianta della famiglia delle iridacee, Il Crocus sativus ovvero lo zafferano deriva da una intensiva selezione sul Crocus cartwrightianus, pianta originaria di Creta.
Lo zafferano è conosciuto e utilizzato fin dai tempi antichi. Ne troviamo traccia nella Bibbia, dove il nostro crocus sativus è una delle piante aromatiche più pregiate che si trova nel giardino del Cantico dei Canitici. E’ raffigurato nel palazzo di Cnosso e menzionato dagli egizi nel Papiro di Ebers.

I greci hanno ben due leggende mitologiche per spiegare l’origine del fiore di zafferano: il giovane Croco fu trasformato in fiore dagli dei, per punirlo dell’amore verso la bellissima ninfa Smilace. O forse è stato mercurio a colpire per sbaglio l’amico Croco e per ricordarlo decise di tingere il fiore del rosso del suo sangue. Il croco è anche uno dei fiori del letto di nuvole di Zeus, come racconta Omero nell’Iliade.Nell’antica Roma invece lo zafferano era usato nella cosmesi, nella pittura e come colorante per l’abbigliamento per il caratteristico colore giallo che rilascia grazie alla crocina. 
Le qualità organolettiche sono sempre state apprezzate in cucina, nel medioevo le spezie avevano un valore elevatissimo ed erano simbolo di ricchezza e raffinatezza e lo zafferano in particolare è sempre stato tra le più preziose aromatiche.Il ritorno dello zafferano in Italia sembra sia nel medioevo, portato dai monaci, in particolare dall’inquisitore Domenico Santucci, frate abbruzzese di Navelli. 
Da qui ha iniziato a diffondersi, in particolare in Sicilia, Sardegna, Umbria, Toscana e Abruzzo, zone in cui ancora oggi è diffusa la coltivazione dello zafferano.Oggi lo zafferano viene riscoperto anche in Lombardia, grazie ai nostri zafferaneti brianzoli finalmente il risotto alla milanese può esser realizzato con ingredienti a kilometro zero."   

                                                                              Vallescuria, Braccia restituite all'agricoltura.

Ingredienti:

1 zucchina
100 gr di prosciutto cotto a cubetti
100 ml di panna per cucinare
1 bustina di zafferano
1/4 di cipolla
Olio d'oliva
sale
250 gr di penne rigate

Preparazione:

Tagliate le zucchine a tocchetti e mettetele in padella con olio, cipolla e sale.
 Fatele andare finché non diventano dorate.
Aggiungete i cubetti di prosciutto e fateli saltare.
Preparate le penne.
Aggiungete poi la panna e la bustina di zafferano con un mestolo di brodo di cottura della pasta in modo da ottenere una crema.
Condite le pennette e servite.

Buon appetito 😀

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